La dieta dei nostri amici a 4 zampe è molto importante e non va assolutamente trascurata:
Per poter garantire un pasto bilanciato bisogna innanzitutto tener conto della storia naturale del cane: il suo antenato, il lupo, è un animale carnivoro e che quindi si nutre nella quasi totalità con carne ottenuta cacciando:
La dieta del cane deve quindi essere basata su un alta percentuale di proteine per simulare il cibo che assumerebbe in natura, senza tralasciare grassi carboidrati e vitamine.
Le crocchette presentano valori nutrizionali già razionati ed adatti per un pasto completo che non manchi di nulla e risultano la scelta meno dispendiosa e meno faticosa. Per una dieta ottimale vanno prediletti prodotti che contengano basse percentuali di ceneri, con basso contenuto di cereali (o grain fee) e che non presentino coloranti e conservanti.
Quando far mangiare il cane?
Anche qui gli studi sui lupi ci aiutano: le battute di caccia avvengono principalmente all’alba e al tramonto: farlo giocare prima di mangiare (come a simulare appunto la caccia) e somministrare il cibo in questi orari risulta quindi la decisione più saggia.
Scandire i tempi dei pasti però non è una regola dettata solo da motivi genetici: avere una regolarità alimentare aiuta il metabolismo e migliora la fitness del nostro amico a 4 zampe.
Al contrario non rispettare le giuste tempistiche può creare inconvenienti spiacevoli: mangiare nelle ore più calde può portare a diversi problemi tra cui colpi di calore o eccessivo affaticamento; consumare un pasto prima di una passeggiata o di una sessione di gioco può provocare anche una torsione dello stomaco (nella maggior parte dei casi con esito fatale).
Con la vita frenetica che caratterizza la nostra società però non è semplice garantire al nostro cane la regolarità dei pasti di cui avrebbe bisogno.
Proprio per questo molto spesso i padroni riducono i pasti ad un’unica somministrazione giornaliera e più abbondante (assolutamente sconsigliato); una soluzione potrebbe essere lasciare il cibo sempre disponibile in quantità sufficiente a sfamare il cane per più giorni: ovviamente ciò non può essere applicato se il nostro amico è ghiotto (finirebbe per mangiare tutto in un colpo solo rischiando l’indigestione) e l’esposizione continua all’aria rovina sia le proprietà organolettiche che quelle biologiche del cibo stesso.
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